Tartarre di tonno
La tartarre è una preparazione "a crudo" del pesce, quindi, a meno di non prepararla non appena pescato il pesce, si dovrà provvedere ad una preventiva congelazione al fine di evitare la possibile assunzione dei parassiti che abitualmente risiedono negli intestini del pesce e che già dopo pochi minuti dopo la morte del loro ospite si diffondono nei tessuti muscolari.
Sebbene la tartarre si possa preparare anche con pesci dal sapore più delicato, consiglio il tonno rosso la cui carne ha un gusto più deciso, riservando a dentici, orate, spigole e lampughe la preparazione del carpaccio.
E' un piatto tipicamente estivo, da accompagnare con un vino bianco che abbia un suo carattere o anche un buon rosato.
La prima cosa da fare è tagliare un bel filetto di tonno a cubetti. A me piace lasciare i pezzetti un pò grossetti, altri preferiscono sminuzzare di più la carne del pesce.
Mettete quindi il tonno in una terrina insieme ad abbondante cipolla tagliata a pezzettini, a del prezzemolo tritato, del sale, del pepe macinato, del succo di limone e dell'olio d'oliva. A me la tartarre piace molto aromatizzata quindi con questi ingredienti ci vado giù piuttosto pesante.
Naturalmente la tartarre può essere condita anche con altre spezie. Tra tutte cito la menta e il timo.
Per questo piatto si può veramente dare libero sfogo alla fantasia ed alla creatività. Cito alcuni possibili componenti ma davvero ci sono infinite possibilità: i capperi, le olive nere sminuzzate, le granaglie di noci, mandorle o pinoli, i semi di finocchio, il rum e altri liquori, la buccia grattugiata di limone o di arancia, il pepe rosa, l'aceto balsamico...
Sperimentate e divertitevi a mischiare sapori, profumi e colori.
Poi amalgamate bene il tutto, disponete su un piatto di portata formando una cupola, addobbate a vostro gradimento e prima di servirlo a tavola lasciate riposare una buona mezz'ora in frigorifero.