Mi passi la cannetta per le aguglie...
di Paolo Iacopini
Domenica 11 novembre, si parte da Salivoli al buio come sempre. L'alba è bella, le previsioni buone. Arriviamo sulla secca quarti; vabbè qualcuno ci dorme!
Scelto l'ancoraggio sulla cigliata si comincia a pasturare ed a pescare. La poca corrente ci fa storcere il naso ma, si sa: o è troppa o è poca o va nella direzione sbagliata... Entrano le occhiate, anche belle, ma solo occhiate. Ne inneschiamo una sulla 20-50 lb per cercare di punire una ricciolona che da settimane scippa le palamite allamate, facendo fumare i mulinelli da light drifting di pescatori increduli per come possa diventare cattiva una palamita... in bocca ad una ricciola.
Passano così le prime ore e nulla. Maurizio vede in superficie alcune aguglie e dice: "mi passi la cannetta che ne voglio mettere una come esca al posto dell'occhiata?"Terminale dello 0,20, piccolo amo con tocchetto di sarda e via a lenza libera. Intanto Brunello prende un piccolo polpo (la corrente proprio non c'è) e noi continuiamo a filare sarde intere per insidiare palamite, lampughe e orate senza successo.
Verso le 11 vedo Maurizio che ferra la cannetta: istintivamente guardo il vettino della canna che è bello piegato. Chiamo Alex (prima volta in barca) e lo invito a prendere la canna. E' un bel pesce ma presto si capisce che non è una palamita: niente fughe veloci ma massa possente che rimane sempre nella stessa zona: è una orata!
Vai piano! non forzare! C'è lo 0,20 sul terminale! Tutti danno consigli al bocia che tranquillo porta a tiro di retino una bella orata di 3,5 kg. Tutti contenti, la giornata è salva, la cena pure. Foto, pacche, orata nel coleman su letto di ghiaccio e si ricomincia a pescare.
Dico a Alex: "lo sai che l'IGFA ha inserito da poco l'orata tra le prede sportive? Con lo 0,20 hai fatto il record del mondo!" Alex allarga gli occhi (è il suo primo pesce di mare), anche se subito si raffredda a sentir parlare di spese in $, bilance certificate e ingrullimenti vari.
Maurizio ferra di nuovo la cannetta da aguglie che si piega a cerchio... Invito Riccardo al combattimento (Riccardo ha avuto 3 gemelli bellissimi il 6 gennaio scorso e oggi è il suo secondo giorno di libera uscita e nella prima ha preso un tonno di 70 kg ). Tutti si accorgono subito che questa è veramente grossa. Stesso modo di "tirare" ma con ben altra potenza. La frizione è tarata sul fine terminale e troppo facilmente cede filo: si guadagnano 5 mt e se ne perdono 6.
Passano 10-20-30 minuti e non si schioda il mostro dal fondo. Tutti pensano che la canna si spezzi, che il terminale ceda e la tensione è altissima. Non si riesce a vincere: l'attrezzatura è troppo piccola. A questo punto Maurizio (il Maestro come lo chiama il Maso) riprende la canna e con abile, lungo e paziente lavoro di pelle di polpastrello sulla bobina del mulinello, comincia a forzare il pesce, svelto a togliere il dito appena lui riparte per non rompere. Dopo 45 min. la gobbona arriva a tiro di guadino ma appena provo a infilarcela dentro mi pento di non aver preso il raffio! Non entra! Un paio di brividi e finalmente è catturata!!! URLA- EVVVAAIIII- CINQUI- PACCHE- ABBRACCI barche vicine che applaudono... è un'orata di quasi 7 kg! Un mostro bellissimo.
Non si pesca più, basta, è una grande giornata così come fu un anno fa con 4 orate di 5 kg, 10 palamite e 3 lampughe. Guardo Alex e gli dico: "beh, il tuo record sarebbe durato un'ora..."
Maurizio continua a dire: "ma guarda te con una canna del c... dhè". Ed io gli fo: "no Maurizio, non è una canna del c... è una signora canna!"