La pesca a Maggio
La primavera avanza velocemente e nelle belle giornate soleggiate le temperature ci ricordano che ormai l’estate è vicina. In questa stagione è facile che per periodi più o meno lunghi sulla nostra penisola ci sia alta pressione. Non è ancora l’anticiclone delle Azzorre ma costituisce comunque uno scudo protettivo, così le perturbazioni sono molto meno intense e passano velocemente, consentendoci di uscire in mare molto più frequentemente. Anche la temperatura del mare si innalza sempre di più, favorendo l’accostamento dei nostri amici pinnuti. Per molti questo mese coincide con l’inizio di una nuova stagione di pesca.
Come sempre, vediamo nel dettaglio su quali pesci indirizzare le nostre attenzioni e quali tecniche di pesca adottare per ottenere i risultati attesi.
Traina col vivo
Finalmente a Maggio sono arrivati i serra alla foce del Tevere. Succede tutti gli anni, in questo periodo, ed anche quest’anno, siamo pronti a scommettere, i serra manterranno fede alla loro puntualità. Qualcuno c’è sempre stato ma ora la loro presenza è abbastanza rilevante.
Procurarsi il vivo non è sempre facile ma tra cefali, sugarelli e stelle qualcosa si dovrebbe riuscire a prenderlo. In alternativa, ricorreremo ai gronghetti morti, oppure alle aguglie se le troviamo al mercato o se ne avremo fatto scorta nel periodo in cui queste abbondano nell'immediato sottocosta. Le ore migliori sono quelle che precedono e seguono l’alba ed il tramonto.
Più fuori, la presenza di branchi di alici e sardine può attirare altri predatori, quali le palamite e sporadiche lecce. Si traina in superficie o a mezz’acqua, innescando lanzardi e sugarelli.
Sulle secche di Tor Paterno, trainando a fondo con le seppie, i sugarelli, i lanzardi, è possibile prendere qualche bel dentice e anche qualche bella ricciola. Se ci dovesse scappare la cernia, ricordiamoci che all'interno dell'Area Marina Protetta ne è vietata la pesca. E non dimenticate a casa i permessi appena rinnovati.
Vertical jigging
Dentici a Paterno: almeno un tentativo va fatto. Se poi ci dovesse scappare la ricciola tanto meglio.
Palamite sulle mangianze ma non solo. Perchè in giro ci sono i lanzardi ed i sugarelli e le stelle. Perchè in assenza di mangianze si può sempre pasturare ...
Traina con gli artificiali
In foce i serra rispondono bene anche agli artificiali trainati sia in superficie che leggermente affondati. Si usano cucchiaini piuttosto grossi, minnow ed artificiali snodati, tipo i mitici pinocchietti.
Fuori, tra i 10 ed i 40 metri di fondo e a volte anche più fuori, fino ai 90 metri di fondo, c’è molta mangianza di alici e sarde. Trainando con piume, piccoli minnow e cucchiaini è possibile prendere molti lanzardi e sugarelli ed anche lecce stella. Si tratterà per lo più di pesci sul mezzo chilo di peso che comunque garantiscono un buon divertimento se pescati con attrezzatura leggera.
Ogni tanto ci scapperà la palamita. Sono pesci in genere tra il chilo ed i due ma ogni tanto anche più grossi.
Non tutti gli anni in modo uguale ma anche gli alletterati (piccoli, sul chilo) in questo periodo accostano.
Le giornate di tempo buono e stabile invogliano e noi non resisteremo al richiamo dell'altura. La stagione è all'inizio ma già qualche alalunga, qualche tonno di branco, qualche aguglia imperiale, potrebbe premiare i nostri tentativi.
Drifting
Un tempo questo era l’ultimo mese da sfruttare prima del periodo della riproduzione, nel quale i tonni riducono di molto l’alimentazione. La vigente normativa (dal 2009) ha istituito un periodo di protezione del tonno rosso e Maggio vi rientra in pieno. Conviene perciò aspettare la metà del prossimo mese per iniziare la caccia grossa.
Light Drifting
Lanzardi e sugarelli, alle volte insieme alle lecce stella, sono le vittime predestinate per questa tecnica. Prima di iniziare la pasturazione conviene individuare una zona di buona presenza di pesci mediante l’osservazione dei gabbiani, confermata magari dall’ecoscandaglio. Nello scegliere l’attrezzatura teniamo conto che nelle stesse zone ci sono anche le palamite, di ben altre dimensioni e con tanti dentini affilati.
Spinning costiero
Estremamente efficace con i primi serra di stagione. Ogni anno con questa tecnica ne prendiamo anche di belli, non solo quelli piccoli che si aggirano in branchi fitti, pronti a lanciarsi su ogni cosa produca vibrazioni o rumore. Alba e tramonto sono i periodi di maggior attività di questi pesci.
Le ultime mareggiate ci offrono ancora buone possibilità di insidiare le spigole. Anche (soprattutto) di notte.
Spinning in mare aperto
L’alternativa alla traina sulle mangianze è questa tecnica che ci può regalare emozioni e divertimento. Attacchi a ripetizione e recuperi di pesci combattivi sono garantiti dai lanzardi. E ogni tanto la sorpresa di una bella palamita.
Altre tecniche
Si può approfittare delle più frequenti giornate di mare calmo per organizzare un'uscita a bolentino di profondità alla ricerca di occhioni e cernie. Più le tante possibili sorprese, dai pesci castagna agli sciabola, dai merluzzi ai gronghi giganti, dagli scorfani rossi agli enormi totani.