Dentice
Il Dentex Dentex è un pesce di taglia relativamente grande, dal corpo ovale, compresso sui fianchi e ricoperto di grosse scaglie. La testa è massiccia con la bocca ampia e munita di denti acuti in ambedue le mascelle. Sia superiormente che inferiormente nella parte anteriore della bocca esistono da due a quattro denti che sono più sviluppati degli altri e che sembrano canini. L'occhio è relativamente piccolo.
La colorazione del pesce è molto variabile. Negli esemplari piccoli e medi è fondamentalmente azzurra nel dorso, diviene argentata sui fianchi e bianca nella parte ventrale. Vi sono anche macchie più scure ben visibili e dei riflessi violacei, rosati ed azzurro metallico che spariscono subito dopo la morte dell’animale. Le pinne pettorali hanno riflessi rossastri.
I grossi esemplari, che si avvicinano al metro di lunghezza e che presentano la caratteristica bozza frontale, hanno invece una colorazione generale rossastra vinosa.
Costiero molto aggressivo, il dentice si riunisce generalmente in branchi composti di esemplari della stessa taglia ma con l’aumento della taglia è più facile incontrare esemplari isolati o a coppie. Abita sui fondali scogliosi della platea continentale fino ai 200 metri di profondità circa. Frequenta anche le praterie di posidonia, specie se frammiste a zone rocciose. Durante la primavera si avvicina alla costa mentre in inverno preferisce guadagnare maggiori profondità, alla ricerca di acqua dalla temperatura costante. Durante il giorno è sempre in movimento mentre di notte alterna periodi di nuoto ad altri di riposo, poggiato sul fondo. Raramente cerca rifugio in tana. Quando ciò accade, si tratta in genere di anfratti ampi, con più vie d’uscita.
La riproduzione avviene di solito verso la primavera inoltrata ed al principio dell'estate si trova la nuova generazione di dentici allo stadio giovanile nell’immediata vicinanza della costa. Pesce carnivoro, predilige il pesce azzurro (sarde, alici) ed i molluschi cefalopodi dei quali è ghiottissimo.
Raggiunge una lunghezza superiore al metro e può oltrepassare i 12 chili di peso. Vive in tutto il Mediterraneo.
La pesca sportiva viene esercitata soprattutto con i palamiti e con la traina di fondo, sia con esche naturali, vive o morte, che con esche artificiali. E' preda classica del vertical jigging. E’ insidiato anche a bolentino ed a light drifting.Tralasciando la pesca col palamito, di origine professionale, vediamo qualche particolare in più sulla traina col vivo e con gli artificiali. Tra le esche vive il primato per efficacia spetta al calamaro, seguito dalla seppia, dall’aguglia, dal sugarello, dall’occhiata. Vanno bene anche altri piccoli pesci, quali le boghe, le salpe, le mennole, le triglie, le castagnole. Calamari e seppie mantengono una buona efficacia anche da morti se freschissimi e perfettamente conservati. L’azione di caccia del dentice si svolge sempre a stretto contatto del fondo, quindi dovremo far transitare le nostre esche proprio in prossimità del fondo marino, utilizzando l’affondatore oppure il piombo guardiano.
L’attacco è portato con una serie di morsi che servono a uccidere la preda che poi verrà ingoiata negli attimi immediatamente successivi. E’ proprio a questo punto che dovremo cercare di ferrare il pesce. In caso di fallimento della nostra azione dovremo cercare di fermare la nostra esca per dare al dentice la possibilità ed il tempo di ripetere l’attacco. Per avere una maggiore sensibilità e poter distinguere bene l’attacco del dentice, è consigliato l’utilizzo dei moderni tracciati al posto del nylon nel mulinello.
La reazione alla ferrata è violenta ma si esaurisce quasi subito. Dopo una fuga di pochi metri il dentice, anche se di ragguardevoli dimensioni, si fa trascinare fino alla barca opponendo una flebile resistenza caratterizzata solo dalle poderose testate. Se catturato ad una certa profondità, il dilatarsi dell’aria contenuta nella vescica natatoria porterà alla estroflessione dello stomaco dalla bocca ed il dentice verrà a galla.
Per imbarcarlo è necessario disporre di un guadino dalla bocca piuttosto ampia oppure di un piccolo raffio.
Altra pesca efficace è la traina di fondo con gli artificiali. E’ necessario usare l’affondatore oppure il monel. Il dentice è un pesce con spiccato senso della territorialità; di conseguenza, attaccherà gli artificiali soprattutto spinto dall’aggressività istintiva. Questa sua caratteristica è particolarmente evidente nel periodo primaverile, quello della riproduzione. Efficaci, quindi, sono gli artificiali dai colori vistosi, non solo quelli ad imitazioni di pesci reali e di generose dimensioni.
Sempre in tema di artificiali, col vertical jigging si possono ottenere risultati eccellenti, sfruttando sempre l'aggressività di questo pesce. Anche gli inchiku si sono dimostrati molto efficaci.
E’ soprattutto in cucina il dentice offrirà le più grandi soddisfazioni. E’ un pesce davvero eccellente e le sue carni bianche e sode si prestano ad una cottura alla griglia ed al forno. E’ comunque sfilettato crudo e preparato in carpaccio che darà il meglio di se e saprà soddisfare il palato più esigente.