La pesca al grongo viene praticata soprattutto da riva di notte, a surfcasting in zone sabbiose ai margini della roccia. In questo breve articolo si parla invece di pesca dalla barca, da praticare a bolentino su fondali importante, alla ricerca degli esemplari più grossi.
Il grongo raggiunge dimensioni enormi. Sono stati pescati esemplari lunghi 3 metri e dal peso di 60/70 chili!
Il suo habitat varia da pochi metri di fondo fino a 300/400 metri, soprattutto in zone rocciose dove ha la possibilità di trovare anfratti da adibire a tane e dove caccia pesci e molluschi da carnivoro predatore ma anche spazzino.
Comunque non si discosta mai dal fondo, per questo, pescando dalla barca, la tecnica da utilizzare é il bolentino a fondo.
Cercheremo con l'ecoscandaglio zone di roccia o zone miste di fango e roccia. Ottimi sono anche i relitti che offrono protenzione a questi pesci.
Per fare una pesca mirata agli esemplari più grossi dovremo spingersi al largo, su fondali tra i 50 ed i 300 metri.
Useremo canne che possano gestire piombature da 500/1000 grammi, mulinelli manuali per pescare entro i 100 metri di fondo, elettrici per fondali superiori, caricati con trecciato da 50 libbre e terminali in nylon dell 0,60 come minimo. Anche gli ami dovranno essere molto robusti e di dimensioni adeguati a quelle delle prede insidiate.
L'esca migliore é forse la sardina intera perché ha un forte odore percepibile a distanza dai pesci. Ottimi anche altri pesci, i polpi e le seppie.
La reazione del grongo allamato é piuttosto violenta.
Fare la massima attenzione in fase di imbarco e di slamatura, un suo morso può avere effetti devastanti.